


Sono Francesca Bertha, scrittrice, blogger e storyteller.
Sono nata nel 1969 e nella mia vita ho vissuto in vari luoghi, molto diversi tra loro: il lago Balaton in Ungheria, Budapest, Palermo, Milano e poi la provincia di Milano, Genova e l’Alto Monferrato. Quindi ho sperimentato la vita nelle metropoli, nelle grandi città e anche quella nei piccolissimi comuni. Inoltre, per lavoro ho girato tantissimo intorno a tutti questi luoghi e non solo, conoscendo molte persone delle più svariate estrazioni sociali, ho ammirato paesaggi stupendi scattando tonnellate di foto, ho fatto pazzie per poter vivere in alcuni di questi posti e ho fatto di tutto per andarmene da altri.
Tutto questo girovagare nasce in gran parte dalla mia esigenza innata e istintiva di cercare luoghi e contesti con cui sia per me possibile stabilire un rapporto emotivo armonioso e liberatorio.
Attribuisco molta importanza al contesto in cui vivo e alle cose apparentemente piccole, ma in realtà molto significative della vita di tutti i giorni, come il cibo, i ritmi della vita, l’aria che respiro o le cose con cui riempio il mio tempo e quindi la mia giornata. Si dice che siamo ciò che mangiamo, ma siamo anche ciò che vediamo e ascoltiamo, ciò che facciamo e le emozioni che proviamo.
Questa è una forma di benessere e io finora l’ho trovato più facilmente nei luoghi poco affollati, tranquilli e a contatto con la natura, ma anche questo è relativo. Conosco dei milanesi che detestano Genova e ancor più Palermo per il caos, eppure io adoro entrambe le città. Tu potresti pensarla esattamente al contrario, ma ciò che conta è essere consapevoli di aver bisogno non solo di trovare, ma di costruire il nostro equilibrio e di non perdere per strada noi stessi. L’idea di questo blog, partito nel dicembre del 2022, nasce proprio da questo tipo di considerazioni.
Piano, sano, lontano, come suggerisce il proverbio, è una filosofia di vita. Su queste pagine cerco, in base alla mia esperienza, di aiutare chi sta cercando delle soluzioni a un aspetto, anche piccolo, della propria vita con l’intenzione di renderla più serena, meno frenetica e più armoniosa.
Sono appassionata di musica, soprattutto di cantautori italiani, e quindi chiudo questa breve presentazione con una canzone forse meno nota di Gianna Nannini, soprattutto per queste righe:
e poi viaggiai
la vita toccherò per nascere
la via mi aprì…..tra spiaggie vergini
riportandomi alle origini
io restituisco me a me stessa