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Meno stressati grazie alla scienza. Dalla Società Italiana di Medicina e Chirurgia Rigenerativa Polispecialistica (SIMCRI), arrivano nuovi spiragli per combattere uno dei disturbi più diffusi dei nostri tempi, lo stress. A detta degli scienziati, per affrontare in modo efficace il problema e trovare delle soluzioni personalizzate per l’individuo, potrebbe essere sufficiente iniziare con un semplice prelievo del sangue. Vediamo come.

Stress, un disturbo che colpisce quasi tutti

Se ogni tanto ci sentiamo stressati, può solo consolarci, per modo di dire, il fatto di essere in buona compagnia. Infatti, diversi studi recenti, tra cui quelli di Assosalute, dimostrano che la stragrande maggioranza degli italiani, quasi nove persone su dieci, soffre di qualche disturbo legato allo stress. Molte volte si tratta di stress lavoro correlato, e i sintomi possono essere svariati tra cui l’insonnia, il mal di testa o il nervosismo, per arrivare, nei casi più seri, agli attacchi di panico o alla depressione. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’OMS, si tratta di una vera e propria epidemia.

Le cellule staminali potrebbero aiutare a combattere lo stress

Basterebbe un semplice prelievo del sangue per ottenere delle informazioni preziose sul nostro stato di salute anche in fatto di stress, esattamente come già avviene quando si misurano altri parametri del sangue, come ad esempio il colesterolo. In questo modo si potrebbe determinare il livello di staminalità, ovvero la capacità rigenerativa del nostro organismo.

Una volta fatta la diagnosi, se venisse riscontrata una bassa concentrazione di cellule staminali, sarebbe possibile intervenire con strumenti mirati e naturali, per attenuare gli effetti negativi dello stress, migliorando la qualità di vita. Infatti, lo stress è tra le principali cause della diminuzione di cellule staminali nel nostro corpo, mentre una loro maggiore presenza nell’organismo è indicatore di benessere e di resilienza anche di fronte a problematiche come disturbi dermatologici, ferite, o anche, semplicemente, l’invecchiamento, grazie ai loro effetti anti-aging.

Cellule staminali: cosa sono e cosa servono?

Detto in parole povere, le cellule staminali sono un po’ come dei jolly del nostro organismo. Se c’è qualcosa che non va con qualche altra cellula, loro possono venirci incontro, sostituendosi alle cellule malate. In termini più scientifici si chiamano cellule primitive, nel senso che non sono specializzate, non hanno una loro funzione specifica. Ma non sono per niente delle cellule „senza arte nè parte”, anzi, al contrario. Le cellule staminali sono infatti dotate di una straordinaria capacità di trasformarsi in diversi altri tipi di cellule del corpo. Questo meccanismo si chiama differenziamento cellulare. In sostanza, la loro forza sta nella loro duttilità, ed è proprio questa caratteristica a renderle adatte per curare una serie di malattie. Per fare un esempio, nella cura di una serie di emopatie maligne, come ad es. certi tipi di leucemie o linfonodi, la soluzione più efficace può essere il trapianto di cellule staminali emopoietiche. In questi casi il midollo osseo malato viene sostituito con cellule staminali sane che dopo l’intervento saranno in grado di rigenerare le cellule del sangue. Per rispondere alla domanda a cosa servono le cellule staminali, possiamo anche citare il presidente della Società Italiana di Medicina e Chirurgia Rigenerativa Polispecialistica (SIMCRI), Eugenio Caradonna: “Le cellule staminali sono in grado di indicarci come stiamo e come dovremmo intervenire per aumentare il nostro benessere. Oggi sono alla base di terapie in ambito dermatologico, ginecologico, algologico, per non parlare del loro vasto utilizzo in medicina estetica. Possono essere affiancate a molti trattamenti che sfruttano le nuove tecnologie, come la radiofrequenza e i campi magnetici.”

Medicina rigenerativa con le cellule staminali

La facilità di misurare i livelli di cellule staminali nell’organismo apre la strada verso una serie di applicazioni terapeutiche. Nel corso della VII edizione del Congresso Nazionale della SIMCRI, tenutosi nell’ottobre del 2022 a Napoli, ben 170 relatori hanno analizzato le possibilità di utilizzo delle cellule staminali nel campo della medicina rigenerativa. Possiamo essere certi che sentiremo ancora parlare molto di queste scoperte, che possono offrire delle soluzioni terapeutiche in tantissimi ambiti tra cui la cura delle ferite, ma anche il wellness, date le proprietà anti-aging delle staminali. Argomenti, questi, che non si limitano al campo della medicina, ma aprono riflessioni anche sulla sostenibilità ambientale, sullo sviluppo dell’economia circolare e sull’approccio rigenerativo all’agricoltura, per arrivare più strettamente al tema della salute umana.

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